Pursuing Happiness - Alla ricerca della felicità

 

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Pursuing happiness. That “thing” which Jack the Pumpkin King, my friends, my peer-clients and I have in common.

JACK THE PUMPKIN KING

A few days ago I watched again an animated movie which I love: A Nightmare Before Christmas. Although, I do not really like the gothic aesthetic, skulls, skeletons and spiders, I have always admired the film's director, Tim Burton for his imagination and I immediately felt a strong emotional connection with the main character, Jack the Pumpkin king.

Jack is the Halloween land King and he seems to have everything in life. He is beloved by his subjects, he lives in a castle and he is a sovrain. What else could a king want? Jack does not know why, yet he feels miserable, tired and bored. He seems to have it all, even a young lady who secretly admirs him, however this does not make him feel happy. Instead, Jack feels a sort of emptiness a creeping dissatisfaction and a longing.

“I […] have grown tired, of the same old thing

Oh! Somewhere deep inside of these bones

An emptiness began to grow

There's something out there, far from my home

A longing that I've never known”

(Jack’s lament, Danny Elfman, A nightmare before Christmas)

<https://www.youtube.com/watch?v=_-2C0aF7G9A>

I, Jack, the Pumpkin King. By party Monstrrrr.
Photo licensed under CC-BY-NC-ND 2.0 

MY FRIENDS AND MY PEER CLIENTS

Jack’s dissatisfaction, his weird emptiness, his vague longings, are echoed in the words of so many dear friends and peer clients of mine. All these people tell me similar words: “I have a home, I have a good job, I have a partner and I feel tired and dissatisfied, I don't have time for myself and my dreams”. Others tell me: "I almost feel guilty for dedicating time to myself and for seeking what makes me feel happy" and some of them told me: "I thought that if I had the stability and economic independence I would be happy and now that I have a stable job I keep feeling unhappy”.

When these people say such phrases to me, I feel close to them because I had the same feeling of  dissatisfaction and sadness, despite having "everything", despite having achieved all the goals I had in my "to-do list". I had everything and yet I did not feel happy.

MYSELF

For a long time I believed that getting first class honours, having a well-paid job, being financially independent, having a committed romantic relationship, having many friends with whom having fun, was the formula of happiness. However, life has taught me that material and emotional security does not equal to satisfaction and contentment. One may feel safe and secure, but that very person may feel a strange sense of frustration at the same time. A few years ago, a roadblock on my path and the growing longing for expansion and happiness forced me to look inside myself and to be honest. At that time, I recognized that I had accumulated several limiting beliefs about myself and life, which did not allow me to pursue my TRUE GOALS, that is, I could not achieve those goals which were in line with my own values ​​and with the things that I valued the most.

 

Picture by Cottonbro.
Photo licensed under Pexels License.

WHAT DO WE HAVE IN COMMON?

When "we have it all", but we still feel not satisfied and we do not know what troubles us, it is the right time to look within and listen deeply. This is because, sometimes frustration come from a misalignment between our desires, values, beliefs, actions and true goals.

If, for example, creativity and beauty are very important values ​​to you and you wish to be a painter and yet you decide to work as a postman because "painters are poor", what do you think could be the likely outcome? Would you feel fulfilled and happy? I have a feeling that you would not.

What could you in that situation, then? The solution is really simple and it is offered by Jack’s story, my life and my friends’ experience. When we recognize our worth, we come into contact with our inner world and with our deepest aspirations, we can see better our path. When we recover our INNER CLARITY, no obstacle or turn in the path will be a problem, because we will have chosen where to go and we will know what the value of our journey is for us.

 

SOME PRACTICAL EXERCISES…

Have you ever thought to what your key values in life are? Let’s reply to some questions to have a trail to follow… 

Can you recall any moments you were the happiest human being on the world?

What are the values connected to those important moments, in your opinion?

Who are the people who you admire the most? Who are the people who are an example to you?

Which values are embodied by those people, in your opinion?

If you had to move to a new house and you could carry with you just 3 things, what would you bring with you?

What is the significance of these objects to you?

🌻🌻🌻

Alla ricerca della felicità, ovvero cosa hanno in comune Jack il re delle zucche, i miei amici, i miei clienti alla pari ed io.

JACK IL RE DELLE ZUCCHE

Qualche giorno fa ho guardato nuovamente un film d’animazione che amo: A Nightmare Before Christmas. Anche se non mi piace molto l’estetica gotica, i teschi, gli scheletri e i ragni, ho sempre ammirato il regista del film, Tim Burton per la sua fantasia ed ho sentito immediatamente un forte legame emotivo con il personaggio protagonista, Jack il re delle zucche.

Jack è il re del paese di Halloween e sembra avere tutto nella vita. È ben voluto dai suoi sudditi, vive in un castello ed è un re, Cosa potrebbe desiderare di più un re? Jack non sa come mai, eppure si sente infelice, stanco e annoiato. Lui sembra avere proprio tutto, persino l’amore di una giovane ammiratrice segreta, ma tutto questo non fa sentire bene Jack, che sente dentro un’insoddisfazione strisciante, una specie di vuoto ed un sogno.

“[…] son stufo ormai e non so perché…

ho dentro me… che cosa? Non so.

Un vuoto che non capirò.

Lontano da quel mondo che ho,

c’è un sogno che spiegarmi non so”

(Re del Mai re del Blu, Renato Zero, A nightmare before Christmas)

<https://www.youtube.com/watch?v=Yz3JGj2rkP8>

Jack the pumpkin king gets iced, by Sean Dreilinger.
Photo licensed under CC-BY-NC-SA 2.0. 

I MIEI AMICI ED I MIEI CLIENTI ALLA PARI

Quella stessa insoddisfazione di Jack, quel suo strano senso di vuoto, quel suo sogno vago e ancora non realizzato, io li sento riecheggiare nelle parole di tanti cari amici e clienti alla pari. Tutte queste persone mi dicono cose del genere: “ho una casa, ho un lavoro stabile, ho un partner e mi sento stanca e insoddisfatta, non ho tempo per me e per i miei sogni”. Altri mi dicono: “Mi sento quasi in colpa a dedicare tempo a me e alla ricerca di ciò che mi fa sentire felice” e altri ancora mi hanno confidato: “pensavo che se avessi avuto la stabilità e l’indipendenza economica sarei stato felice ed ora che ho un lavoro stabile continuo a sentirmi insoddisfatto”.

Quando queste persone mi dicono frasi del genere il mio cuore è vicino a loro perché anch’io ho provato lo stesso senso di insoddisfazione e tristezza, nonostante avessi “tutto”, nonostante avessi raggiunto tutti gli obiettivi che avevo nella mia “lista di cose da fare e volere”. Avevo tutto, eppure continuavo a non sentirmi contenta.

 

IO

Per molto tempo ho creduto che prendere una laurea col massimo dei voti, avere un lavoro stabile, essere indipendente economicamente, avere una relazione sentimentale seria, avere tanti amici con cui divertirsi fosse la formula della felicità. Tuttavia, la vita mi ha insegnato che provare un senso di sicurezza materiale ed emotiva ed avere buone relazioni sociali non equivale ad essere contenti. Puoi sentirti sicuro e attivo socialmente, ma potresti sentire anche uno strano senso di frustrazione.

Pochi anni fa, un blocco sul mio cammino ed il crescente desiderio di espandermi ed essere felice, mi hanno costretta a guardarmi dentro, ad essere sincera con me stessa e a riconoscere che avevo accumulato tante credenze limitanti su di me e sulla vita che non mi permettevano di raggiungere i miei VERI OBIETTIVI, cioè non riuscivo a raggiungere gli obiettivi che erano in linea con i miei valori profondi e con ciò che ritengo essere importante per me.

 

Foto di Ivan Samkov,
usata con licenza Pexels.

COSA ABBIAMO IN COMUNE?

Quando apparentemente “abbiamo tutto”, ma ci sentiamo comunque insoddisfatti e non sappiamo che cosa ci turbi, è il momento giusto per guardarsi dentro e ascoltarsi profondamente. Questo perché la frustrazione potrebbe derivare da un disallineamento tra i nostri desideri, i nostri valori, le nostre credenze, le nostre azioni ed i nostri veri obiettivi.

Se, ad esempio, per te la creatività e la bellezza fossero valori molto importanti e desiderassi fare il pittore e però decidessi di lavorare come impiegato alle poste perché “i pittori sono poveri”, quale potrebbe essere l’esito? Quanto ti sentiresti realizzato e felice? Ho lo strano presentimento che non ti sentiresti felice.

Cosa fare, dunque? La soluzione è davvero semplice e ce la offrono la storia di Jack, la mia vita e le esperienze dei miei amici. Quando riconosciamo il nostro valore, entriamo in contatto con il nostro mondo interno e con le nostre aspirazioni più profonde riusciamo a vedere meglio il nostro cammino. Quando recuperiamo la CHIAREZZA INTERNA nessun ostacolo o curva sarà un problema, perché avremo scelto dove andare e sapremo quali sono i valori che guidano il nostro viaggio di vita.

 

QUALCHE ESERCIZIO PRATICO

Hai mai pensato a quali sono i tuoi valori? Rispondiamo ad alcune domande per avere una traccia da seguire.

Ricordi alcuni momenti in cui ti sei sentito l’uomo/la donna più felice al mondo?

Quali valori sono connessi a quell’evento, secondo te?

Quali sono le persone che ammiri di più? Quali sono le persone che per te sono un esempio da seguire?

Quali valori incarnano queste persone, secondo te?

Se dovessi trasferirti in una nuova casa e potessi portare con te solo 3 oggetti, quali sarebbero questi oggetti?

Quale significato hanno questi oggetti per te?